Studiare all’estero è un’opportunità di crescita e apprendimento che cambierà la vita dei vostri ragazzi in modo significativo ma non tutti sono pronti e il vostro aiuto può essere importantissimo.

La conoscenza di una lingua straniera è essenziale per affrontare con successo un anno di studio all’estero, dove non solo la vita quotidiana, ma anche il percorso scolastico dei ragazzi saranno in un’altra lingua.

Prepararsi in anticipo, immergersi in una cultura diversa e condividere esperienze con una famiglia ospitante attentamente selezionata sono solo alcune delle straordinarie sfide e opportunità che li aspettano.

In questo articolo, esploreremo i vantaggi del quarto anno di studio all’estero e come questa esperienza unica li aiuterà a crescere, imparare e arricchirsi in modo significativo.

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L’arrivo nel paese scelto

Una volta arrivati all’estero, il trasferimento sarà agevole grazie all’organizzazione di VIVA con il nostro partner in loco.

Un referente locale, il tutor, o un membro della famiglia presso cui alloggerai o un taxi, accoglierà i ragazzi all’aeroporto e li condurrà facilmente a destinazione, inclusa la nuova scuola, che sarà completamente diversa da quella italiana che hainno frequentato fino a quel momento. Inizialmente, potrebbero provare un mix di felicità e insicurezza, ma possiamo assicurare, basandoci sulla nostra pluriennale esperienza, che si abitueranno facilmente alla nuova vita all’estero.

È importante raccomandare loro di integrarsi al più presto e fare amicizia con i nuovi compagni di scuola, partecipando regolarmente alle lezioni e alle attività proposte. Questo renderà tutto più semplice e glii permetterà di affrontare al meglio l’esperienza all’estero.

Il momento dell’arrivo a scuola sarà agevolato dal tutor scolastico che li accompagnerà durante tutto l’anno all’estero.

Sarà il punto di riferimento per tutte le informazioni relative al primo giorno di scuola: insieme guarderanno il piano di studi, spiegherà l’organizzazione dei corsi e della scuola in generale, e risponderà a tutte le domande e dubbi. Questo referente sarà al fianco dell’Exchange Student per tutto il periodo all’estero.

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Inoltre, è previsto anche il supporto di un referente locale, una persona del posto che segue gli studenti internazionali in una determinata area. Questa persona conosce il funzionamento del programma, le potenzialità della scuola e le caratteristiche della propria famiglia ospitante. Sono previsti incontri periodici con questa persona che potrà essere contattata via email o telefono durante tutto il periodo di soggiorno all’estero.

Quindi, lo studente non si sentirà mai sola o solo. Anche la famiglia ospitante aiuterà a inserirsi nella nuova realtà, presentando la zona in cui abiteranno, introducendo i ragazzi a nuovi amici e accogliendoli a casa nel migliore dei modi.

La famiglia ospitante è la prima fonte di supporto sul posto, e il tuo studente avrà già avuto modo di conoscerla prima della partenza tramite email, messaggi o videochiamate. Sarà il suo punto di riferimento lontano da casa, l’ambiente in cui costruirà un rapporto di fiducia e conoscenza duraturo nel tempo.

Il programma scolastico: cosa si studia, come funziona

Durante l’esperienza all’estero presso la scuola straniera scelta, ovviamente i ragazzi si trovano a sperimentare un sistema scolastico e di apprendimento completamente diverso da quello italiano, e che può variare da Paese a Paese.

Durante l’anno all’estero, che sia di sei mesi o tre mesi, non si seguirà il programma di studi della propria scuola italiana. Si sperimentenno invece metodi di studio diversi e approcci differenti con i professori del paese ospitante. Inoltre, ci sarà l’opportunità di partecipare a molte attività extracurricolari legate allo sport, alla cultura musicale e artistica, condividendo queste esperienze con i nuovi amici coetanei.

Sarà un percorso didattico coinvolgente e stimolante che offrirà nuove prospettive di apprendimento e crescita durante questo quarto anno all’estero.

Una conoscenza fluente di una lingua straniera è un requisito fondamentale per gli studenti che si apprestano a intraprendere un programma di studio all’estero. Non solo la vita quotidiana, ma anche il percorso scolastico si svolgeranno interamente in lingua straniera. Per prepararsi a questa sfida, gli studenti sono incoraggiati a esporre se stessi il più possibile all’uso della lingua del paese ospitante, guardando serie TV in lingua originale, scaricando canzoni e traducendo i testi, leggendo libri e cercando di fare conversazioni in lingua straniera anche prima della partenza.

La host family

L’arrivo all’estero è un momento emozionante, e uno degli aspetti più importanti è la famiglia ospitante con i ragazzi spenderanno un intero anno della loro vita. Questa famiglia è stata selezionata attentamente per garantire un’esperienza di alto livello e offrire un’opportunità di crescita culturale. La famiglia ospitante si candida con il desiderio di condividere la propria cultura e ospitare un giovane cittadino del mondo in un momento cruciale del suo percorso di crescita.

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Le famiglie ospitanti possono essere di diversi tipi, con uno o due genitori, coppie con o senza figli, provenienti da diverse estrazioni sociali, religioni o etnie. Questo significa che le abitudini e le usanze della famiglia ospitante saranno diverse da quelle dello studente. Tuttavia, va ricordato ai ragazzi che questa è un’opportunità unica per imparare e aprirsi a nuove culture, scoprire e capire abitudini diverse dalla propria famiglia d’origine.

Gli studenti dovranno adattarsi alle abitudini e alle regole della famiglia ospitante, lasciando a casa le proprie e immergendosi completamente in una cultura diversa per poterla vivere appieno. Questa esperienza può essere una grande occasione di crescita personale e di costruzione di un rapporto significativo con la host family, che potrà durare anche negli anni a venire.

Guida per genitori consapevoli

Trascorrere un anno di studio all’estero durante l’adolescenza rappresenta per uno studente delle superiori un’opportunità di crescita unica, ma anche una sfida psicologica significativa. Il giovane si troverà improvvisamente a confrontarsi con una nuova cultura, nuovi ritmi e una diversa struttura familiare, sperimentando spesso sentimenti di nostalgia e senso di estraneità.

Gli aspetti psicologici più comuni includono:

Adattamento culturale: vivere in un ambiente culturale diverso comporta inevitabilmente una fase di “shock culturale”. Lo studente potrebbe sentirsi disorientato di fronte a nuovi modi di fare e di comunicare. Questo disorientamento, se non affrontato, può influire sulla sua autostima e sul senso di sicurezza.

Autonomia e indipendenza: lontano dai familiari, il ragazzo deve fare i conti con una maggiore autonomia. Questo lo porta a prendere decisioni quotidiane, a risolvere problemi in modo indipendente e a organizzarsi in un contesto sconosciuto. Inizialmente, questa responsabilità può essere fonte di stress, ma con il tempo rappresenta una tappa fondamentale nel suo percorso di crescita.

Nostalgia e solitudine: è normale che il ragazzo, almeno nei primi tempi, sperimenti una forte nostalgia della famiglia e degli amici. In una nuova scuola e in una nuova città, costruire amicizie richiede tempo, e il senso di solitudine può influire sull’umore e sulla motivazione.

Integrazione scolastica: affrontare un sistema educativo diverso da quello italiano può rivelarsi complesso. Lo studente dovrà adattarsi a metodi di insegnamento diversi, confrontarsi con standard accademici differenti e costruire relazioni con insegnanti e compagni, il che potrebbe generare un certo grado di ansia.

Il ruolo dei genitori nel sostenere il figlio durante l’adattamento:

Per i genitori, il periodo di studio all’estero del proprio figlio è un’esperienza che richiede equilibrio e consapevolezza. Essere preparati ad affrontare questo momento significa sapere come accompagnarlo senza appesantirlo. Ecco alcuni suggerimenti:

  • Incoraggiare e mostrare fiducia: i genitori devono comunicare con chiarezza il loro sostegno e la loro fiducia nella capacità del figlio di adattarsi. Mostrare fiducia è essenziale per rafforzare l’autostima del ragazzo e incoraggiarlo a vivere l’esperienza con coraggio.
  • Essere presenti ma non invadenti: mantenere un contatto regolare è importante, ma senza pressioni. Lasciare spazio al figlio affinché possa esplorare e costruire la propria quotidianità è essenziale. I genitori possono stabilire con lui una routine di chiamate o videochiamate che permetta di rimanere in contatto senza soffocare il suo bisogno di indipendenza.
  • Accettare le difficoltà iniziali: molti studenti attraversano un periodo di difficoltà nei primi mesi. I genitori devono essere pronti a gestire eventuali segnalazioni di nostalgia o sconforto, rassicurandolo e ricordandogli che queste emozioni sono normali e temporanee.
  • Promuovere il dialogo: incentivare il figlio a parlare delle sue esperienze e dei suoi sentimenti senza giudizio è fondamentale. I genitori dovrebbero ascoltare in modo empatico, evitando di minimizzare o drammatizzare le difficoltà che il figlio potrebbe descrivere.
  • Sostenere l’integrazione culturale: incoraggiare il figlio a immergersi nella nuova cultura, ad esempio partecipando ad attività locali o frequentando nuovi amici, aiuta a rendere l’esperienza più ricca e meno disorientante. I genitori possono condividere con lui idee su come superare le barriere culturali e godere appieno di ogni opportunità.
  • Prepararsi anche personalmente: infine, è importante che anche i genitori si preparino psicologicamente all’idea di non avere il proprio figlio accanto. Affrontare e accettare questo distacco è essenziale affinché possano trasmettere tranquillità e serenità al ragazzo, che percepirà il loro supporto senza ansie.

Un anno all’estero è un percorso di crescita che, con il supporto giusto da parte dei genitori, può trasformarsi in un’esperienza positiva e formativa, rendendo lo studente più maturo, resiliente e aperto al mondo.

Il rientro a scuola dopo il periodo all’estero

Inoltre, è importante tenere presente che ci potrebbero essere materie scolastiche che non saranno disponibili all’estero, come il greco o il latino, che potrebbero richiedere uno studio individuale durante il periodo all’estero. Al momento del rientro, gli studenti riceveranno una sorta di pagella che riporterà le materie seguite e le valutazioni ottenute. In alcuni casi, i professori potrebbero anche fornire brevi valutazioni discorsive sul livello di impegno, coinvolgimento e interazione dimostrati durante il programma.

Per coloro che partecipano ad attività extrascolastiche che non prevedono voti, è consigliabile ottenere un attestato che potrebbe essere riconosciuto come crediti per il diploma di maturità, a seconda delle regole dell’Istituto scolastico di appartenenza. In conclusione, un anno all’estero rappresenta un’opportunità unica per migliorare le competenze linguistiche, apprendere nuove culture e sviluppare una mentalità aperta e globale.

Il rientro in Italia dopo un’esperienza all’estero è un momento cruciale per gli studenti che hanno scelto di vivere un anno scolastico fuori dal proprio paese.

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Il Ministero dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (MIUR) ha riconosciuto la valenza formativa di questa esperienza e ha definito linee guida per il reinserimento degli alunni al loro ritorno in Italia.

Tuttavia, le modalità di reinserimento possono variare a seconda dell’istituto scolastico di provenienza. Ogni scuola ha la possibilità di decidere come integrare gli studenti che sono stati all’estero per un periodo di tempo. Ad esempio, alcune scuole potrebbero prevedere una verifica delle competenze da svolgere a settembre, prima dell’inizio dell’anno scolastico, se lo studente è stato via per un anno. Ciò significa che durante l’estate del rientro, gli studenti dovranno studiare per prepararsi ai test.

Gli studenti che scelgono di seguire un anno all’estero devono essere consapevoli del fatto che dovranno recuperare argomenti e parti del programma di studio al loro ritorno in Italia, che sono fondamentali per il loro curriculum. Pertanto, la collaborazione con il consiglio di classe e il tutor assegnato prima della partenza è fondamentale.

Nonostante la diversità dei sistemi scolastici, dei programmi di studio e delle materie, il MIUR riconosce il forte impegno e la motivazione che spingono gli studenti a prendere questa decisione, nonché il fatto che abbiano affrontato lezioni e programmi in una lingua straniera. Si riconosce che gli studenti hanno dovuto confrontarsi con insegnanti e famiglie di un’altra lingua e cultura, cercando di inserirsi in modo armonioso e proficuo in un contesto diverso.

In ogni caso, la ripetizione dell’anno scolastico non può essere prevista, tranne in alcuni rari casi. Il riconoscimento del MIUR dell’esperienza di studio all’estero sottolinea l’importanza di questa opportunità di apprendimento internazionale e l’attenzione che viene posta sulla valorizzazione delle competenze acquisite durante l’esperienza all’estero.

Il rientro nella tua scuola italiana: Consigli e procedure da far seguire dopo l’esperienza all’estero

La prima raccomandazione è di verificare con il tutor scolastico di avere tutti i documenti necessari per la riammissione nella scuola italiana prima di partire per l’estero. Durante il periodo all’estero, i ragazzi devono cercare di accordarsi con un compagno di classe in Italia affinché invii gli appunti e li tenga aggiornati su ciò che viene studiato nella propria classe.

L’ideale è scegliere un compagno di classe che passi gli appunti più importanti e informi sugli argomenti più complessi in modo da poter recuperare il materiale di studio in modo adeguato.

Molti studenti decidono di affrontare alcuni argomenti anche prima della partenza, durante l’estate, in modo da portarsi avanti con le materie più difficili e arrivare preparati al loro ritorno in Italia.

La conoscenza della lingua straniera è quindi fondamentale per affrontare con successo un anno di studio all’estero. Non solo per quello che riguarda la vita quotidiana, ma anche il percorso scolastico visto che ovviamente sarà integralmente in lingua straniera, e quindi prepararsi in anticipo può permettere di affrontare questa esperienza in modo pmolto più sereno.

La famiglia ospitante, attentamente selezionata, offre un’opportunità di crescita personale attraverso la condivisione culturale e l’immersione in abitudini diverse. Le differenze culturali possono essere un grande valore per aprirsi mentalmente e costruire relazioni significative.

Sebbene alcune materie potrebbero non essere disponibili all’estero, lavorare individualmente e ottenere attestati di partecipazione ad attività extra-curriculari può essere utile per il percorso scolastico e la formazione degli exchange student. In sintesi, un anno all’estero permetterà ai tuoi rgazzi di realizzare iun sogno, di crescere personalmente e di acquisire preziose competenze linguistiche e culturali che li accompagneranno per tutta la vita.