Il metodo CLIL nell’educazione moderna per acquisire padronanza delle lingue straniere e preparare gli studenti a vivere in un mondo globalizzato.
Nell’era della globalizzazione e dello studio continuo, l’approccio didattico tradizionale sta rapidamente cedendo il passo a metodi più innovativi e integrati. Uno di questi è il metodo
CLIL, acronimo di Content and Language Integrated Learning, ovvero Apprendimento Integrato di Lingua e Contenuto.
Si tratta di un metodo che pone una maggiore enfasi sul contenuto piuttosto che sulla lingua stessa. Infatti, la lingua è vista come un facilitatore che permette agli studenti di utilizzare strutture target all’interno di un contesto specifico.
Uno dei vantaggi chiave di questo metodo è la sua capacità di adattare le lezioni per soddisfare gli interessi e le preferenze degli studenti. Il CLIL è perfetto per insegnare la lingua in un modo significativo, poiché permette di mostrare agli studenti le applicazioni pratiche di una lingua nel suo contesto culturale.
Con il CLIL, l’apprendimento linguistico diventa una vera e propria immersione, offrendo agli studenti un’esperienza educativa profonda e reale.
Cos’è il CLIL
Il CLIL rappresenta un approccio didattico in cui le materie vengono insegnate e apprese in una lingua diversa dalla lingua madre degli studenti. In questo contesto, la conoscenza della lingua diventa lo strumento attraverso il quale si apprende il contenuto, e la lingua stessa viene integrata nell’intero corso di studi.
Ciò che rende il CLIL particolarmente efficace è la motivazione naturale degli studenti: quando sono interessati all’argomento, sono spinti ad acquisire la lingua per comunicare.
A differenza di altri metodi, il CLIL si basa sull’acquisizione linguistica piuttosto che sull’apprendimento forzato. Gli studenti sono immersi in situazioni reali in cui possono avere uno sviluppo linguistico naturale che si basa su altre forme di apprendimento.
Questo approccio promuove un apprendimento a lungo termine: in un buon programma bilingue, gli studenti diventano proficienti in inglese dopo 5-7 anni.
Nel CLIL, la fluidità linguistica è prioritaria rispetto all’accuratezza. Gli errori sono visti come una parte naturale dell’apprendimento, e gli studenti sviluppano fluidità in inglese (o altre lingue) utilizzandolo per comunicare in vari contesti.
Tra tutte le abilità, la lettura è considerata fondamentale, poiché è attraverso di essa che gli studenti possono immergersi pienamente nel contenuto e nella lingua.
Integrazione della lingua nel contenuto
Il vero genio del CLIL risiede nella sua capacità di integrare la lingua nel contenuto. Invece di separare grammatica e vocabolario delle lingue straniere dal resto della lezione, questi elementi vengono incorporati naturalmente nello studio delle altre materie.
In questo contesto, le scuole non devono più dedicare ore a lezioni di lingua separate, perché la lingua è già integrata nelle altre discipline. Questo elimina la necessità di coprire estensivamente grammatica e vocabolario, rendendo l’apprendimento più fluido e naturale.
I vantaggi del CLIL
Il metodo CLIL offre numerosi benefici nell’ambito educativo:
- Fornisce un contesto culturale più ampio, permettendo agli studenti di comprendere meglio le diverse culture e tradizioni.
- Prepara gli studenti all’internazionalizzazione, offrendo loro le competenze necessarie per interagire in un mondo sempre più globalizzato.
- Migliora la competenza linguistica generale e specifica, fornendo agli studenti le abilità linguistiche necessarie in vari contesti.
- Prepara gli studenti per gli studi futuri e per la vita lavorativa in un contesto internazionale.
- Stimola l’interesse e l‘atteggiamento multilingue, incoraggiando gli studenti a esplorare e apprezzare diverse lingue.
- Diversifica i metodi e le forme di insegnamento e apprendimento in aula, rendendo le lezioni più dinamiche e interattive.
- Aumenta la motivazione degli studenti, poiché vedono applicazioni pratiche e reali della lingua e del contenuto che stanno apprendendo.
Perché il Content and Language Integrated Learning è importante
Con l’espansione del mondo globalizzato, la diversità linguistica e la necessità di comunicazione sono diventate questioni centrali. Anche se nel nostro paese l’italiano rimane la lingua principale, altre lingue sono diventate basilari per il mondo del lavoro.
Con un crescente contatto tra i paesi, cresce anche la necessità di competenze comunicative in una seconda o terza lingua. Le lingue assumeranno un ruolo chiave nei curricula in tutta Europa.
È essenziale, quindi, prestare attenzione alla formazione di insegnanti e studenti e allo sviluppo di quadri e metodi che migliorino la qualità dell’istruzione linguistica.
Principi della didattica CLIL
Il metodo CLIL si basa su principi fondamentali che caratterizzano lo studio in aula. La lingua viene utilizzata sia per apprendere che per comunicare. In più, è la materia di studio a determinare la lingua necessaria per l’apprendimento.
Una lezione CLIL non è una semplice lezione di lingua, né una lezione di materia impartita in una lingua straniera. Una lezione CLIL di successo dovrebbe integrare: contenuto, comunicazione, cognizione e cultura.
- In una lezione CLIL, tutte e quattro le abilità linguistiche dovrebbero essere combinate con; l’ascolto, che è una normale attività di input, fondamentale per l’apprendimento linguistico;
- con la lettura, utilizzando materiale significativo;
- con il parlato, che si concentra sulla fluidità, considerando la precisione come secondaria;
- infine con la scrittura, attraverso la quale si acquisisce la grammatica.
Il Metodo CLIL nella scuola italiana
Il metodo CLIL, in quanto fusione tra contenuto e lingua, apre nuovi orizzonti anche nell’educazione italiana, preparando gli studenti a interagire in un mondo globalizzato.
In Italia, questa visione innovativa dell’insegnamento ha trovato una solida base normativa. I Decreti 88 e 89 del 2010 hanno gettato le fondamenta, delineando come e dove applicare il metodo CLIL nelle scuole superiori.
Ad esempio, nei licei, tranne che nei linguistici, gli studenti si avvicinano a una materia non linguistica (DNL) attraverso le lenti di una delle lingue dell’Unione Europea. Nei licei linguistici, si comincia dal terzo anno, e si arricchisce negli anni successivi con l’aggiunta di una seconda lingua straniera. Mentre, negli istituti tecnici, l’inglese diventa la chiave per esplorare la DNL nel quinto anno.
Gli insegnanti CLIL non sono semplici educatori. Oltre a una profonda conoscenza della materia che insegnano, devono avere una padronanza avanzata, almeno di livello C1, della lingua in cui veicolano la loro materia. Inoltre, devono anche acquisire specifiche competenze didattiche, spesso perfezionate attraverso corsi universitari specializzati.
Imparare le lingue non è più una scelta
Viviamo in un’epoca in cui le frontiere sono sempre più permeabili e la globalizzazione ha reso il mondo un villaggio globale. In questo contesto, la padronanza delle lingue straniere non è più un lusso, ma una necessità.
Ogni lingua che impariamo non è solo un mezzo di comunicazione, ma una chiave che apre le porte a nuove culture, modi di pensare e opportunità. Il metodo CLIL, con il suo approccio integrato, rappresenta un passo avanti nell’educazione linguistica.
Ma c’è un altra strada per raggiungere questo obiettivo: l’esperienza di studio all’estero. Gli studenti si immergono nella lingua, ma vivono e respirano la cultura del paese ospitante ogni giorno. Questa immersione totale accelera l’apprendimento, rendendo la lingua una parte naturale della routine quotidiana.
Studiare all’estero non solo offre l’opportunità di diventare fluenti in una lingua straniera, ma anche di sviluppare una mentalità globale, di comprendere e apprezzare le differenze e le somiglianze tra culture diverse.
Gli studenti tornano con una nuova prospettiva, pronti ad affrontare le sfide di un mondo interconnesso con maggiore empatia e comprensione.
In conclusione, in un mondo in cui le lingue sono ponti tra culture, economie e persone, metodi come il CLIL e esperienze come lo studio all’estero sono investimenti inestimabili nel futuro di ogni studente. Essi non solo preparano gli studenti a carriere internazionali, ma li equipaggiano con le competenze e la mentalità necessarie per prosperare in un mondo sempre più diversificato e interconnesso.