Insegnare inglese alla scuola secondaria: una sfida complessa, un’opportunità straordinaria

I ragazzi in questa fascia d’età non sono più bambini: attraversano un momento delicato, in cui costruiscono identità, opinioni, relazioni, e vogliono sentirsi parte attiva del loro processo di apprendimento.

L’inglese, in questo contesto, non può più essere insegnato come semplice disciplina scolastica.

Deve diventare uno strumento vivo, utile per esprimere emozioni, raccontare sé stessi, comprendere gli altri e dialogare con il mondo.

Solo così l’apprendimento diventa significativo e duraturo.

La didattica tradizionale, spesso centrata su grammatica, esercizi scritti e traduzioni, rischia di risultare distante e demotivante.

Non perché i contenuti siano sbagliati, ma perché manca il contesto reale in cui la lingua prende vita.

I ragazzi hanno bisogno di capire a cosa serve l’inglese, al di là del voto in pagella.

La vera svolta sta nel trasformare l’inglese in un’esperienza concreta, che coinvolga non solo la mente, ma anche il corpo, le emozioni e la creatività.

È attraverso l’interazione autentica, il movimento, l’espressione artistica, il gioco, la collaborazione e l’uso della tecnologia che la lingua smette di essere qualcosa da studiare e diventa qualcosa da vivere.

Per questo, in questo articolo abbiamo raccolto 10 idee pratiche, flessibili e stimolanti, pensate per portare nuove energie in classe e rinnovare l’approccio all’insegnamento dell’inglese.

Ogni attività proposta è facilmente adattabile ai diversi livelli di competenza e può essere integrata sia nel lavoro quotidiano sia in progetti interdisciplinari o percorsi extra-scolastici.

Che tu sia un insegnante di una secondaria di primo grado che vuole avvicinare i ragazzi all’uso della lingua con leggerezza, o un docente della secondaria di secondo grado che prepara studenti a certificazioni, esami o esperienze internazionali, troverai spunti utili e immediatamente applicabili.

Il principio che guida ogni proposta è semplice ma fondamentale: l’inglese si impara facendolo vivere.

E quando i ragazzi iniziano a usare la lingua per raccontarsi, giocare, emozionarsi o creare, allora l’apprendimento diventa reale, profondo, e soprattutto duraturo.

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🎓 10 strategie creative per insegnare inglese alla secondaria: coinvolgere, motivare, far vivere la lingua

L’insegnamento dell’inglese nella scuola secondaria richiede oggi un approccio rinnovato, capace di andare oltre le regole grammaticali per trasformare la lingua in un’esperienza viva, concreta, quotidiana.
In questa guida abbiamo raccolto 10 attività pratiche e altamente coinvolgenti, pensate per aiutare gli studenti a superare il blocco della lingua, migliorare la comunicazione autentica e collegare l’inglese alle loro emozioni, passioni e al mondo reale.
Ogni proposta è facilmente adattabile ai diversi livelli e contesti scolastici, ed è pensata per valorizzare il ruolo attivo dello studente e stimolare un apprendimento duraturo, dinamico e significativo.

1. Role Play: interpretare la lingua, non solo studiarla

Il role play è una delle strategie più efficaci per far uscire l’inglese dai confini del libro e portarlo nel mondo reale.

Attraverso la simulazione di situazioni concrete, gli studenti usano la lingua in modo attivo, spontaneo e coinvolgente.

Come funziona:

Prepara scenari realistici come ordinare in un ristorante, fare il check-in in aeroporto, sostenere un colloquio di lavoro o condurre una trattativa commerciale.

Ogni studente assume un ruolo e contribuisce allo sviluppo della scena attraverso il dialogo.

Perché funziona:

  • Stimola l’uso autentico della lingua per comunicare, non solo per fare esercizio
  • Allena alla gestione dell’imprevisto e al problem solving linguistico
  • Rafforza l’empatia, la capacità di ascolto e le competenze sociali

Variante creativa:

Chiedi agli studenti di ideare autonomamente lo scenario, scrivere un breve copione, assegnare i ruoli e stabilire le regole della scena.

In questo modo si lavora anche su scrittura, collaborazione e pensiero critico, rendendo l’attività ancora più completa e stimolante.

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2. Creative Writing e Digital Storytelling: scrivere per raccontare sé stessi

Scrivere in inglese non deve essere solo esercizio grammaticale.

Quando viene proposto come strumento per esprimere pensieri, emozioni e idee personali, diventa un’attività potente, coinvolgente e profondamente formativa.

Idee pratiche da proporre in classe o a casa:

  • Tenere un diario personale in inglese, con brevi riflessioni quotidiane
  • Inventare finali alternativi per storie lette o viste
  • Creare un podcast o una video-story su un tema a scelta (attualità, esperienze, passioni)
  • Raccontare un ricordo, un sogno o un momento speciale attraverso testo, immagini e musica

Obiettivi dell’attività:

  • Sviluppare la capacità di scrivere in modo autentico, senza la pressione della perfezione
  • Stimolare la produzione libera e personale, valorizzando la creatività
  • Rafforzare il legame tra lingua e sfera emotiva, aiutando gli studenti a usare l’inglese come strumento per raccontarsi

Questa tipologia di attività incoraggia anche i ragazzi più timidi, perché consente di esprimersi con tempo e libertà, e può essere integrata facilmente in progetti digitali o interdisciplinari.

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3. Music & Emotions: imparare attraverso le canzoni

La musica è uno strumento didattico potentissimo perché parla direttamente alle emozioni, abbassa le barriere e stimola l’interesse anche nei ragazzi meno motivati.

Lavorare con le canzoni in classe non significa solo fare “ascolto”, ma creare un’esperienza linguistica, culturale ed emotiva.

Cosa fare in classe:

  • Ascoltare brani in lingua originale e analizzarne i testi, soffermandosi su parole chiave, espressioni idiomatiche e significati nascosti
  • Discutere insieme i temi trattati: amore, amicizia, solitudine, giustizia sociale, futuro
  • Riscrivere la storia della canzone dal punto di vista di un personaggio secondario
  • Creare una “class playlist” con i brani più rappresentativi, scelti e presentati dagli studenti

Focus linguistico:

  • Idioms, phrasal verbs, slang contemporaneo
  • Lessico emotivo ed espressivo
  • Pronuncia naturale e intonazione

La musica favorisce l’apprendimento intuitivo, e consente agli studenti di entrare in contatto con l’inglese autentico, veicolato da emozioni vere.

Un ponte ideale tra lingua e vissuto personale.

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4. Cineforum in inglese: il potere delle immagini e delle storie

Il cinema rappresenta una delle forme di comunicazione più complete per l’apprendimento linguistico: immagini, suoni, emozioni e storie si fondono in un’esperienza coinvolgente, che stimola tutte le competenze.

Come organizzarlo:

  • Scegli film, cortometraggi o spezzoni in lingua originale, con o senza sottotitoli a seconda del livello
  • Prepara una scheda-guida con domande di comprensione, parole-chiave, spunti di riflessione
  • Concludi con un dibattito orale o una recensione scritta
  • Se possibile, collega il film a un tema trattato in classe (diritti umani, identità, crescita)

Obiettivi dell’attività:

  • Rafforzare il listening in un contesto autentico
  • Ampliare il lessico colloquiale e narrativo
  • Allenare il pensiero critico, la capacità di analisi e la produzione scritta/orale

L’efficacia del cineforum sta nel fatto che gli studenti si sentono coinvolti: non stanno solo “imparando inglese”, stanno vivendo una storia in prima persona.

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5. Tableau Vivant e Drammatizzazione: il corpo nella lingua

Integrare il movimento e il corpo nella lezione di inglese è una scelta vincente per coinvolgere anche i ragazzi più dinamici e per rendere la lingua una realtà tangibile, non solo concettuale.

Proposta pratica:

Dopo la lettura o visione di una scena, invita gli studenti a ricreare un tableau vivant: una “fotografia umana” in cui ogni partecipante rappresenta un personaggio, una situazione o un’emozione

Successivamente, passa alla drammatizzazione completa, con battute, dialoghi, espressioni facciali e interpretazione vocale

Puoi anche far lavorare gli studenti su scenette scritte da loro, stimolando creatività e cooperazione

Risultati dell’attività:

  • Miglioramento della pronuncia, dizione e intonazione
  • Rafforzamento dell’empatia, della comprensione dei personaggi e delle dinamiche interpersonali
  • Stimolazione della memoria linguistica attraverso l’azione

Il teatro in classe trasforma l’inglese in un’esperienza sensoriale completa e rende l’apprendimento più profondo e duraturo.

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6. Social Media Simulation: l’inglese del mondo reale

I social media sono il linguaggio quotidiano degli adolescenti.

Simularne l’utilizzo in classe, in inglese, è un modo moderno ed efficace per allenare la lingua in contesti autentici e motivanti.

Esempi pratici:

  • Scrivere post per un profilo Instagram fittizio (personaggio storico, autore, attivista, sé stessi)
  • Creare brevi video TikTok per spiegare un argomento scolastico o un tema sociale
  • Simulare una chat di gruppo o un forum online dove si discute un argomento d’attualità

Perché funziona:

  • I ragazzi si sentono protagonisti e valorizzati
  • Lavorano su un registro linguistico reale e contemporaneo
  • Superano il blocco da “paura di sbagliare”, concentrandosi sulla comunicazione

È anche un’ottima occasione per introdurre elementi di media education, riflettendo su tono, messaggi, privacy e reputazione digitale.

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7. Global Issues Debate: l’inglese per pensare

I ragazzi della secondaria iniziano a sviluppare opinioni sui grandi temi del mondo: ambiente, diritti, tecnologie, futuro.

I dibattiti in inglese rappresentano uno spazio potente per esprimere idee, ascoltare punti di vista diversi e usare la lingua in modo profondo e consapevole.

Come fare:

  • Scegli un tema (es. “La tecnologia migliora davvero la nostra vita?”)
  • Dividi la classe in due squadre: pro e contro
  • Assegna ruoli: speaker, moderator, time keeper
  • Fornisci fonti, articoli o video per la preparazione
  • Concludi con un confronto aperto o una votazione

Competenze sviluppate:

  • Produzione orale su linguaggio formale e strutturato
  • Uso corretto di connettori logici, espressioni di opinione e frasi per dibattito
  • Stimolazione del pensiero critico e della riflessione interculturale

Il debate trasforma l’inglese in uno strumento per pensare, non solo per descrivere.

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8. Emotions Mapping: le emozioni in inglese

Parlare di emozioni in una lingua straniera è una delle sfide più complesse… ma anche più formativa.

Aiuta i ragazzi a sviluppare un vocabolario ricco e a mettersi in gioco in prima persona, andando oltre la superficie.

Proposta pratica:

  • Costruisci un “mood board” o “emotions wall” dove ogni studente associa immagini, colori e parole
  • Guida attività di scrittura o mini-speech su come ci si sente in certi momenti (nervous before a test, proud after a project, etc.)
  • Lavora su sinonimi, sfumature e intensità (es. angry → annoyed, frustrated, furious…)

Perché farlo:

  • Aumenta la consapevolezza emotiva e linguistica
  • Stimola una produzione autentica e personale
  • Rafforza la capacità di parlare di sé, anche in contesti informali o relazionali

Un’attività semplice, ma potentissima per creare connessioni vere tra studenti, lingua ed emozioni.

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9. Escape Room didattica in inglese: imparare risolvendo enigmi

Una escape room linguistica trasforma la classe in un ambiente immersivo, dove la lingua è lo strumento per risolvere enigmi, collaborare e raggiungere un obiettivo comune.

Come funziona:

  • Prepara una serie di prove a tema (quiz, anagrammi, indovinelli, cruciverba…) tutte in inglese
  • Costruisci una narrazione: un mistero da risolvere ambientato in un Paese anglosassone o in un’epoca storica

Gli studenti lavorano in piccoli gruppi per “scappare” risolvendo le sfide

Competenze coinvolte:

È un’attività che unisce motivazione, gioco e apprendimento reale. Perfetta anche in occasioni speciali (fine trimestre, open day, settimana delle lingue).

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10. CLIL creativo: la lingua al servizio delle altre materie

Il CLIL (Content and Language Integrated Learning) è una strategia efficace per fare inglese attraverso le altre discipline.

Ma non deve limitarsi a scienze o geografia: può diventare un laboratorio creativo e interdisciplinare, dove la lingua è il mezzo per costruire, fare e riflettere.

Esempi pratici:

  • Art & Craft in inglese: realizzare un collage, un modellino o un’illustrazione seguendo istruzioni in lingua
  • Science Experiments: svolgere semplici esperimenti e descrivere ogni passaggio oralmente e per iscritto
  • History Debate: impersonare figure storiche e discutere fatti del passato in prima persona

Vantaggi del CLIL creativo:

  • L’inglese esce dal libro di testo e diventa funzionale alla scoperta
  • Gli studenti vedono la lingua come un ponte verso la conoscenza e la cultura
  • Si sviluppano competenze trasversali: problem solving, team work, comunicazione efficace

Il CLIL diventa così un’esperienza attiva, coinvolgente e formativa, perfetta per costruire cittadinanza linguistica e competenze globali.

Perché queste attività funzionano davvero?

I principi pedagogici dietro:

Tutte le idee che ti ho proposto si basano su tre pilastri fondamentali della didattica efficace per la secondaria:

1. Emotional engagement

Le emozioni sono la chiave per motivare. Se un ragazzo sente che sta parlando di sé stesso, di quello che lo riguarda o che lo appassiona, la lingua viene da sé.

2. Multisensorialità

Coinvolgere non solo la testa, ma anche il corpo, gli occhi, le mani. La lingua si fissa meglio quando si trasforma in esperienza fisica.

3. Real world relevance

Perché studiare inglese se non lo uso? Queste attività mostrano ai ragazzi che la lingua serve a qualcosa, che è viva e presente nel loro mondo.

🔚 In conclusione: l’inglese non si studia soltanto, si vive

Se c’è un messaggio fondamentale da portare con sé, è questo: l’inglese non può più essere considerato solo una materia da studiare, ma una lingua da vivere quotidianamente.

Ogni volta che in classe si invita uno studente a parlare di sé, esprimere un’opinione, creare una storia, muoversi nello spazio o collaborare con i compagni, si sta lavorando molto più di quanto sembri: si sta costruendo una competenza reale, autentica, che va oltre il libro di testo.

Significa aiutare i ragazzi a superare la paura del giudizio, a riconoscere che sbagliare è parte del processo, e a scoprire nella lingua uno strumento per comunicare, esplorare e crescere, non un ostacolo da superare.

E quando, durante un’attività, uno studente timido prende la parola con naturalezza, o uno studente insicuro scopre di potercela fare, allora sì: l’obiettivo educativo è stato raggiunto.

Perché insegnare inglese, oggi, significa soprattutto accendere quella scintilla che rende la lingua viva, personale e pienamente significativa.