Certamente! Con i nostri corsi d’inglese per la scuola imparare con la Realtà Virtuale non è mai stato così facile. Con i nostri programmi immersivi sarà come fare una vera Vacanza Studio all’estero.
La Pandemia del Coronavirus ha sconvolto qualsiasi programma di viaggio in particolare quelli studio estivi che sono stati tutti cancellati, lasciando posto ai corsi d’inglese per la scuola in realtà virtuale.
Tutti gli istituti scolastici sono stati costretti a una rivoluzione totale e si sono inventati “Digitali” nell’arco praticamente di una notte.
Insegnanti e ragazzi hanno fatto un miracolo improvvisandosi esperti di piattaforme di learning (LMS) come Google Classroom, o Talent e di video conferencing come Zoom, Google Hangouts o Skype dimostrando una resilienza eccezionale.
E’ chiaro che, finita l’emergenza, la scuola e i metodi di insegnamento non saranno mai più come prima. Non si può pretendere però che gli insegnanti si trasformino in editori di contenuti didattici come in questa fase.
E allora cosa succederà?
Nell’era post-COVID la necessità di evitare il più possibile assembramenti di studenti, come le aule di scuola o quelle dei corsi di formazione, diventerà la norma.
Anche una volta finito l’effetto emotivo della paura, rimarranno le procedure e gli aspetti organizzativi preventivi come il distanziamento.
Una prima soluzione al problema ci è arrivata dallo Smart Working e dal distance learning ma sono strumenti dispersivi e che aumentano la distanza emotiva. In entrambi i casi mantenere la concentrazione per lunghi periodi diventa difficile e sentirsi distaccati è molto facile. La curva di apprendimento ha dei cali significativi in tempi molto brevi.
Fare formazione professionale in modo innovativo ma anche più coinvolgente è però possibile grazie alla realtà virtuale e alla realtà aumentata.
Un famoso adagio dice: “Se ascolto dimentico, se vedo ricordo, se faccio capisco”. Fino ad oggi l’insegnamento e la formazione si sono basati sui primi due paradigmi.
Quindi era necessario andare a scuola, attendere ai corsi, fare stage, viaggiare. Tutte attività che prevedevano costi e tempi significativi.
I corsi d’inglese per la scuola in realtà virtuale permetteranno di sperimentare il terzo paradigma senza spostarsi fisicamente.
La realtà virtuale può fornire una risposta efficace al bisogno che c’è nel mondo del lavoro e dell’insegnamento di formazione, senza per questo dover rinunciare alla sicurezza e all’efficienza.
La formazione a distanza è poi diventata per mesi l’unico strumento che docenti e alunni hanno adottato per poter continuare l’anno di studio.
Le potenzialità di crescita del settore sono enormi: la spesa globale per la formazione mediante realtà virtuale e aumentata raggiungerà gli 8,5 miliardi di dollari entro il 2023, prevede IDC.
Corsi di lingua inglese con la Realtà Virtuale.
La realtà virtuale è una simulazione della realtà possibile grazie all’informatica. La persona può esplorare un ambiente virtuale e può interagire per mezzo di specifici dispositivi: visore 3D, cuffie e altre soluzioni dedicate.
La realtà virtuale isola l’utente dall’ambiente esterno trasportandolo in una realtà parallela. Per questo si parla di realtà virtuale immersiva in quanto ci si “immerge” in un ambiente di apprendimento attivo a 360 gradi, sperimentando immagini e suoni che dissolvono la barriera tra virtuale e reale.
Utilizzando gli strumenti, gli allievi guardano, parlano e si muovono liberamente in un ambiente virtuale 3D, interagendo con strumenti, macchinari e altri allievi e istruttori reali simulati.
La realtà virtuale è ideale soprattutto nei casi in cui si devono simulare situazioni complesse come imparare una lingua fuori dalla nazione madre e diventano molto più pratici, economici e sicuri in una simulazione immersiva.
I corsi che utilizzano la tecnologia VR al posto dei metodi tradizionali per insegnare ai propri alunni stanno rivelando che questi imparano più velocemente e conservano più informazioni dopo la formazione.
Per ora i maggiori investimenti si sono visti in area “Business” ma non tarderanno a breve ad arrivare contenuti e strumenti anche per la scuola.
A proposito di corsi di formazione professionale con la realtà virtuale è da segnalare il caso di Walmart, la più grande catena di Gdo al mondo: ha lanciato il programma di “virtual training” in tutti gli Stati Uniti.
L’entità dell’impegno si è tradotto in 17mila cuffie Oculus Go (visore per la realtà virtuale) presso i negozi mediante cui i dipendenti hanno avuto accesso alla stessa formazione dei propri manager e responsabili di reparto, ha fatto sapere la stessa società.
Il programma di formazione è utile per imparare a utilizzare le tecnologie innovative e i nuovi servizi ancora prima che arrivino negli store.
Un’altro esempio di uso della realtà virtuale per la sicurezza sul lavoro possiamo citare invece l’esempio di Tyson Foods, colosso USA del settore alimentare, che ha sperimentato il suo impiego nella formazione sulla sicurezza e sulla consapevolezza dei rischi. L’obiettivo era ridurre gli infortuni del 15%; Tyson ha registrato una riduzione superiore al 20% di infortuni e malattie rispetto all’anno precedente.
Dopo anni di sperimentazione oggi finalmente la Realtà Virtuale è abbordabile da tutti.
Visori sempre meno costosi, piattaforme di gaming installate in ogni casa, e un’esigenza post-COVID che prevede norme organizzative precise, creano la convergenza perfetta.
C’è quindi spazio perchè scuola e studenti facciano un passo in più verso la digitalizzazione dei metodi di insegnamento e i genitori approfittino di questi sistemi per non far perdere ai propri figli l’opportunità di imparare l’inglese anche se le loro vacanze studio sono state rimandate di un anno.